Questa volta la meta del mio trekking è il rifugio Longoni, è dedicato alla memoria dei fratelli Elia ed Antonio Longoni, medaglia d’argento, caduti nella prima guerra mondiale.
Partiamo all’alba io e Vittorio, direzione Valmalenco, più precisamente Chiareggio, notissima località di villeggiatura dell’Alta Valmalenco.
Lasciata l’auto nel piazzale,parcheggio del rigugio Sasso Nero a mt 1520, di incamminiamo sulla pista battuta, in direzione dell’alpe Entova, passando prima per i prati dell’alpe Bracciasca.
Dopo le baite dell’alpe Entova (di proprietò del comune di Chiareggio, date in gestione per il pascolo e la lavorazione dei formaggi, valorizzando così la vocazione del territorio) ) prendiamo una scorciatoia, sulla destra dopo le baite , che ci consente di guadagnare una mezz’oretta.
Lo scenario ed il panorama via via la pista continua si fa estremamente piacevole, con la vista delle cime della Val Sissone, le cime di Rosso e Vazzeda
A quota mt 2240, la pista si conclude, lasciando il passo al sentiero per il rifugio Longoni. Ben segnalato, il sentiero inizia a salire…al termine della scarpinata e dopo aver fatto alcune fotografie al panorama affascinante, troviamo un trivio e le direzioni possibili diventano il passo Tremoggia, l’alpe Fora e la nostra il rifugio Longoni.
Dopo qualche tratto di sentiero il tricolore ci accoglie e ci annuncia di essere giunti al rifugio Longoni, dislocato su un terrazzo roccioso a mt 2450.
Il panorama è mozzafiato, dominiamo tutta l’alta Valmalenco. ammiriamo il pizzo di Coca, il pizzo del Diavolo di Tenda, il pizzo Cassandra, il Disgrazia e il pizzo Scalino.