Metti una notte a Pescarenico e a Malgrate, in cerca di qualche scatto interessante e non usuale,
L’ispirazione sicuramente non può mancare fotografando ma anche solo osservando l’antico borgo di Pescarenico dalla sponda di Pescate
Pescarenico
Il fiume scorre lento mentre le luci e le ombre disegnano situazioni fiabesche, l’ora blu è già passata, il tutto è racchiuso da una cornice nera, che amplifica l’effetto specchio.
Tutto è assolutamente immobile, il tempo sembra essersi fermato a Pescarenico, il borgo teatro del romanzo del Manzoni, sembra attendere il giorno, ad ascoltare bene sembra di udire le voci sommesse che organizzeranno la fuga di Lucia da Lecco.
Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!
Cit. dal capitolo VIII “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni
Malgrate
Malgrate dalla sponda opposta Lecco, con il suo matitone, alto 96 metri è uno dei campanili più alti d’europa,
Mille luci si riflettono nel lago, cavalletto scatto remoto e tanta pazienza, innumerevoli scatti si sommano, per poi scegliere i seguenti e cosi ricordare quella sera, quella luce, quella fiaba.